Terza Settimana di Avvento
Sof. 3,1-2.9-13 –
Mt 21,28-32 -
Badia Fiorentina - Fr. Antoine-Emmanuel
Ci vorrà la caduta di Gerusalemme per rompere questo sistema…
Vi ricordate del Vangelo di ieri?
Il giorno dopo che Gesù ha scacciato i venditori dal tempio,
i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo gli chiedono:
"Con quale autorità fai queste cose?” (Mt 21,23)
E Gesù risponde loro con un’altra domanda:
"Il battesimo di Giovanni da dove veniva?
Dal cielo o dagli uomini?".
Essi discutono fra loro dicendo:
"Se diciamo: "Dal cielo", ci risponderà: "Perché allora non gli avete creduto?".
Se diciamo: "Dagli uomini", abbiamo paura della folla,
perché tutti considerano Giovanni un profeta".
E rispondono a Gesù dicendo: "Non lo sappiamo". (cfr Mt 21,25-27)
Avete sentito?
C’è una domanda che essi non vogliono sentire:
"Perché allora non gli avete creduto?".
I capi dei sacerdoti e gli anziani non la vogliono sentire questa domanda…
Perché, di fatto, non hanno creduto in Giovanni-Battista,
mentre tutti sono andati da lui e hanno chiesto il Battesimo…
Anzi, anche i pubblicani e le prostitute hanno creduto.
I capi religiosi, questo, lo hanno visto…
E pur avendolo visto, dice Gesù,
voi “non vi siete nemmeno pentiti così da credergli”. (Mt 21,32)
Come mai?
Per qual altro motivo se non perché si erano sistemati,
stabiliti in una forma di relazione con Dio
che non volevano cambiare?
Un sistema ermetico nel quale non volevano sentire nessuna voce
che potesse disturbarli.
Avevano costruito, anche attraverso più generazioni,
un equilibrio intoccabile tra Dio, loro stessi, il potere, la ricchezza e gli onori.
Non hanno permesso né a Giovanni Battista né a Gesù stesso
di rimettere in discussione questo sistema.
Ci vorrà la conquista di Gerusalemme da parte di Tito nel 70 e la distruzione del tempio per rompere questo sistema…
Ci sono dei sistemi “religiosi” che non cadono
se non attraverso eventi tragici della storia.
Gli uomini lo sanno,
Dio pure lo sa…
Non a caso il Vangelo di Luca mette in parallelo
la caduta di Gerusalemme, nell’anno 70,
e le grandi prove della storia che sono preludio alla Venuta in Gloria di Gesù.
La dinamica è la stessa:
vi è un sistema religioso divenuto totalmente sordo alla Parola di Dio,
e solo grandi prove possono liberarne l’umanità.
E questo è vero anche del nostro tempo,
segnato da un grande sistema di pensiero “religioso”
nel senso che ha messo l’uomo al posto di Dio.
E questo sistema è assolutamente sordo alla Parola di Dio.
Colpiscono allora le parole del Profeta Sofonia:
“Guai alla città ribelle e impura, alla città -cultura odierna- che opprime! Non ha ascoltato la voce, non ha accettato la correzione. Non ha confidato nel Signore, non si è rivolta al suo Dio (…).
È venuta la pandemia, “Non c'è neppure un passante, sono state devastate le loro città e nessuno le abita più.”
Io pensavo: "Almeno ora mi temeranno, accoglieranno la correzione! (...) Ma invece si sono affrettati a pervertire di nuovo ogni loro azione.
Perciò aspettatemi (…), ho decretato di radunare le nazioni, (…) per riversare su di loro la mia collera, (…) poiché dal fuoco della mia gelosia
- dal mio amore incondizionato per loro -
sarà consumata tutta la terra.
Allora io darò ai popoli un labbro puro, perché invochino tutti il nome del Signore e lo servano tutti sotto lo stesso giogo. (…)
In quel giorno non avrai vergogna di tutti i misfatti commessi contro di me, perché allora allontanerò da te tutti i superbi gaudenti, e tu cesserai di inorgoglirti sopra il mio santo monte.
Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero". Confiderà nel nome del Signore il resto d'Israele. (…)
Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti.” (Sof 3,1..13)
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