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9 luglio 2023 Badia Fiorentina Fr. Antoine-Emmanuel

Aggiornamento: 10 lug 2023



XIV Domenica del T.O.

Zc 9,9-10 – Rm 8,9.11-13 – Mt 11,25-30

9 luglio 2023


L’amore ci rigenera



La Prima Lettura ci fa sognare…

Il Re che cavalca un puledro d’asino

“farà sparire il carro da guerra da Èfraim e il cavallo da Gerusalemme, l'arco di guerra sarà spezzato…” (Zc 9,10)

Ma come può un re così mite e umile sopprimere la violenza e far tacere le armi?


La domanda è ancora più forte quando si legge il seguito:

l’effetto della venuta del Re umile di cuore sarà che gli abitanti di quella terra,

fino ad allora oppressi dalla violenza, “brilleranno sulla sua terra come gemme di un diadema”. (Zc 9,16)


Come un Re mite ed umile può giungere a tale risultato?

Ci risponde il Vangelo:

“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra,

perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.” (Mt 11,25)

E' un grido di stupore e di gioia da parte di Gesù.


Più volte nel Vangelo si vede la familiarità di Gesù con i piccoli, con i fanciulli,

al punto che fa venire un bambino per proporlo come esempio ai suoi discepoli.

(cfr Mt 18,2).

Anzi, Gesù si indignò quando i discepoli mandarono via

chi portava dei fanciulli a Lui e disse loro:

“Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite:

a chi è come loro infatti appartiene il Regno di Dio.” (cfr Mc 10,14)


I fanciulli capiscono il cuore di Gesù.

E Gesù riconosce in questo l’opera del Padre.


Nessuno di noi conosce Gesù, se il Padre non ce lo rivela.

E nessuno di noi conosce il Padre, se Gesù non ce lo rivela.

È semplice: solo Gesù conosce il Padre, solo il Padre conosce Gesù.

Bisogna essere da uno di loro introdotti in questa conoscenza

che è lo Spirito Santo.

Allora si apre a noi un mondo nuovo!

Cadono dagli occhi “come delle squame”. (cfr. Atti 9,18)


Un esempio concreto di questo sguardo nuovo sulla vita

è nel seguito del Vangelo.

Parla della stanchezza.

Chi tra di noi non è stanco? Chi tra di noi non ha periodi di stanchezza?

Fa parte del quotidiano umano la stanchezza.

E Gesù ne è perfettamente consapevole, e parla

della sofferenza per un lavoro penoso e del portare un fardello pesante. (cfr. Mt 11,28)

La vita ci mette sulle spalle un giogo talvolta pesantissimo.

Allora, cosa ci dice Gesù?

Siete stanchi per tanti motivi?

“Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me…”

“Io vi darò ristoro!” (Mt 11,28)

“Troverete ristoro per la vostra anima, per la vostra vita!” (cfr. Mt 11,29)


Questa Parola è estremamente preziosa.

Sì, bisogna riposare fisicamente e psichicamente, bisogna fermarsi,

prendersi dei tempi di gratuità:

è sano, è legittimo, è necessario… non è un lusso.

Ma il vero riposo ci è dato quando scegliamo di vivere il Vangelo.

Vivere il Vangelo ci dà riposo!


Credo che sia una realtà molto semplice.

Non è vero che la rabbia ci stanca, la gelosia ci stanca, l’invidia ci stanca,

la lussuria ci stanca, l’accidia ci logora, il rancore ci logora, e così via…?

Invece l’amore ci rigenera.


Lo dice il Profeta Isaia a modo suo:

“Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono;

ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi.” (Is 40,30-31)


Vivere il Vangelo è essenzialmente

vivere il Comandamento dell’Amore reciproco

attingendo all’Amore di Cristo… e questo ci dà riposo!

Dà al quotidiano un'unità, una mèta ed una serenità che vanno sperimentate.

Scompare la violenza dalla vita, ed è così che tacciono le armi.


Perché, “se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo,

quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno.” (2 Cor 4,16).


Invece di essere una minaccia per gli altri, diventiamo artigiani di pace.

Ecco l’opera dello Spirito Santo in noi.

L’abbiamo sentito nella Seconda Lettura:

“Se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato,

ma lo Spirito è vita per la giustizia.”(Rm 8,10)

Se Cristo è in noi,

il nostro corpo rimane segnato dalla morte, dalla malattia, dalla stanchezza,

a causa del peccato,

ma lo Spirito è vita in noi, grazie al dono di Gesù morto e risorto per noi.

Il Soffio di Dio ci anima!

Il Soffio divino ci rende capaci di amare, e questo ci rende veramente vivi.


Signore Gesù,

rinnova in noi l’effusione dello Spirito Santo, dacci il vero riposo,

e “brilleremo sulla sua terra come gemme di un diadema”.





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