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31-12- 2023 Badia Fiorentina Fr. Charles-Marie



Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe - B

Gen 15,1-6; 21,1-3; Eb 11,8.11-12.17-19; Lc 2,22-40


Nel vangelo di oggi non si contempla solo una famiglia, ma due...

Due famiglie si incontrano.

C'è ovviamente la Santa Famiglia di Giuseppe, Maria e il bambino Gesù.

E poi c'è l'altra Famiglia, misteriosa, infinita, quella della Santissima Trinità.

Il Padre sta invisibilmente nel cuore del Tempio.

Il Figlio unigenito è presente, visibilmente, bambino fra le braccia degli uomini.

Lo Spirito Santo anche è molto presente, agisce nei cuori di tutti.

Manifesta la sua attività attraverso i doni di gioia e profezia

di cui Simeone e Anna sono colmi.

Si contempla quindi l'unità delle persone divine che agiscono sempre insieme,

e anche la loro diversità meravigliosa:

il Padre è il fine di tutto: verso di lui Giuseppe, Maria e Gesù sono rivolti nell'adorazione;

il Figlio è la via verso il Padre: accompagna gli uomini, camminando con noi.

Lo Spirito Santo, come al solito, agisce nell'intimo dei cuori,

e accende nelle anime di Simeone e Anna la fiamma del desiderio e della speranza.

Sempre la Santissima Trinità agisce in questo modo,

in tutti noi, nella nostra vita, nella nostra preghiera:

il Padre come il nostro fine, il Figlio come compagno di cammino,

lo Spirito come luce interiore.

Che stupendo incontro quindi, nel Tempio di Gerusalemme,

tra una Santa famiglia umana e la Santissima famiglia divina!

C'è come un riflesso della Santissima Trinità nella Sacra Famiglia.

Infatti la maggiore bellezza della famiglia umana

è essere specchio di Dio nel mondo.

Non c'è nulla, nell'ordine del creato, che somigli di più alla Comunione divina

che la famiglia umana.

È il più grande laboratorio in cui si impara ad amare.

Certo non dimentichiamo i numerosissimi problemi e le ferite

che sono presenti in tante famiglie.

Però anche quanto amore in esse, quanto sacrificio d'amore,

molto spesso nascosto,

quanti genitori che non si accorgono neanche della loro generosità quotidiana!

Tale amore è radicato nella natura,

ma si tratta già di un riflesso di Dio nel creato,

una scuola d'amore umana e divina.

Nella Sacra Famiglia però c'è qualcosa di ancora più grande.

Questa famiglia non è solo un riflesso di Dio nel mondo,

è addirittura il Tempio di Dio.

Uno di loro è Dio per natura: questa famiglia è un Tabernacolo vivente.

In un certo senso questo vale anche per ogni famiglia cristiana

a causa della presenza di Gesù fra tutti noi.

Come vivere di più il mistero delle nostre famiglie,

come chiese domestiche, come tabernacoli viventi?

Magari facendo come Maria e Giuseppe, cioè pregando in famiglia,

rivolgendoci insieme al Padre.

Finisco con un ultimo pensiero rivolto alla realtà

di tante nostre famiglie sofferenti o spezzate.

Lì, spesso, l'amore non si può più esprimere in modo diretto,

nella tenerezza e nella presenza.

Una cosa è sicura, però, che Gesù non fugge da una famiglia spezzata,

non lascia mai il Suo tabernacolo,

anzi assume fino in fondo la croce familiare.

In mezzo alla sofferenza Gesù farà scaturire di nuovo l'amore,

un amore che forse avrà solo la forma del pianto

e della preghiera per gli altri membri della famiglia.

Ma si tratterà di un verissimo Amore, come sulla Croce...

E la lezione della Croce è che l'amore non può non portare frutto.

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe,

prega per le nostre famiglie!
















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