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Immagine del redattoreBadia Fiorentina

30 ottobre 2022 Badia Fiorentina Fr. Antoine-Emmanuel


XXXI Domenica del T.O.

Sap 11,22-12,2 – 2 Ts 1,11-2,2 - Lc 19,1-10


Nulla ci fermi sulla via della Misericordia!


Uno dei santuari più amati in Francia è quello di Rocamadour.

Si narra che vi fu sepolto il corpo di un santo del I secolo,

trovato intatto nel 1166.

La tradizione lo ha identificato con Zaccheo,

che vi sarebbe emigrato contemporaneamente a Santa Veronica.


Infatti, una bolla di papa Martino V del 1425 identifica questo santo con Zaccheo.

E il nome di Rocamadour potrebbe derivare da "Amator": colui che ama.

Zaccheo: “Colui che ama”.

Colui che ha amato, perché si è lasciato amare.


"San Zaccheo" è una figura molto bella...

Proviamo a ripercorrere, passo dopo passo, la bella pagina del Vangelo

che ci racconta la sua conversione.


Zaccheo è chiaramente qualcuno che ha sentito parlare di Gesù,

o che ha ascoltato di persona Gesù durante un suo insegnamento.

E Zaccheo vuole vedere Gesù.

Ha bisogno di avvicinarsi e vedere.

Come qualcuno che ha un presentimento, non è del tutto sicuro,

e vuole vedere:

Questo Gesù potrebbe perdonarmi?

Potrebbe davvero amarmi, me, con il mio passato così pesante?


Perché Zaccheo era "architelones"

cioè capo esattore delle tasse di Gerico

È quindi qualcuno che ha vissuto di appropriazione indebita, di frode

tanto che il Vangelo parla, letteralmente, di “estorsione con ricatto”.


Zaccheo è consapevole di avere un passato molto pesante.

È anche conosciuto come un "peccatore",

tanto che tutti mormorano quando Gesù va a casa sua.


Ora, ciò che è magnifico è che Zaccheo non si lascia paralizzare

né dalla sua domanda: “Questo Gesù potrebbe perdonarmi? ”,

né da tutte le voci che, in lui e intorno a lui, dicono:

“Ma tu non puoi incontrare Gesù,

perché tu sei un peccatore, sei immondo, sei un imbroglione...”


Zaccheo non si lascia sviare da queste voci,

ma segue il desiderio interiore che, nel profondo, lo spinge verso Gesù.


E non manca di inventiva per andare a vedere Gesù.

Poiché è piccolo di statura,

e la folla certamente non lo lascerà passare,

Zaccheo si arrampica su un albero.

Da lì potrà vedere Gesù!

Potrà vedere se questo Gesù è in grado di amarlo e di perdonarlo...


Zaccheo non si lascia fermare dalla sua miseria sulla via della misericordia:

si arrampica, e non importa per lui il ridicolo della situazione!


Ricordiamoci questo:

non lasciamo che la nostra miseria ci fermi, ci blocchi,

sulla via della Misericordia.

Ci sono tante voci, tanti rumori, in noi

che mettono in discussione i limiti della bontà di Dio,

e che ci dicono che non siamo degni di incontrare Dio...

Zaccheo ci dice:

" No! Ascolta il desiderio profondo che ti chiama al tuo Dio,

anche se è molto discreto, molto tenue».

È questo desiderio che devi ascoltare,

e non i farisei in te e intorno a te...


E anche noi dobbiamo essere inventivi

per poter vedere Gesù come Zaccheo…

O come Maria Maddalena!

Perché anche Maria Maddalena aveva mille ragioni per non avvicinarsi a Gesù:

sette demoni l’avevano invasa,

e l'avevano condotta sui sentieri della sensualità,

di orge, di peccato grave.

Ma non cedette a tutte le voci

che le dicevano che non aveva nessun merito,

che non aveva nessuna possibilità, nessuna speranza con Gesù.

La sua inventiva fu più femminile:

entrò nella casa del fariseo che aveva accolto Gesù,

e, con il suo vaso di profumo, manifestò il suo pentimento

in modo tangibile, sensibile, pieno di tenerezza. (cf Lc 7,37-38)


E tu, ed io, che strada prenderemo

per andare da Gesù, per arrenderci a Lui?


Perché si tratta di andare fino in fondo nel nostro desiderio di Dio,

di non accontentarci di un mezzo incontro o di una mezza conversione.

Se andiamo da Gesù,

non c'è peccato che Gesù non possa perdonarci,

non c'è miseria che Gesù non voglia prendere su di Sé,

non c'è sporcizia che Egli non possa lavare via da noi.

Perché «il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto»

(Luca 19,10)


Gesù, infatti, risponde in modo sovrabbondante al desiderio di Zaccheo:

Gesù va a casa sua!

Gerico era una città molto popolosa,

ed è da lui che Gesù va ad alloggiare.

Questa è la straordinaria libertà di Gesù.

“Oggi devo fermarmi a casa tua” (Lc 19,5)

“Devo”: così Dio vuole trasformare la nostra storia:

Dio entra nei nostri bassifondi e ne fa il suo Tempio.

Dio non ha paura della cattiva reputazione!

L'amore lo spinge dove il male sfigura l'uomo.

Lo abbiamo sentito nel Libro della Sapienza:

“Dio ha compassione di tutti perché tutto può» (cf Sap 11,23)

“Di tutti”… soprattutto dei più oltraggiati.


Pensiamo solo al carisma delle Missionarie della Carità di Madre Teresa:

è Dio che si fa strada tra i più poveri dei poveri.


O al carisma di Nuovi Orizzonti:

è Gesù che discende negli inferi del nostro tempo.


Il Libro della Sapienza ci dice:

“Risparmi tutti gli uomini perché sono tuoi” (cf Sap 12,26)

"Sono tuoi"... anche quando sono nel profondo del peccato.


Dio scende, ma Dio non scende con accondiscendenza.

Guardate come Gesù si mette sotto Zaccheo,

E, dal basso, Gesù guarda il capo dei pubblicani, il mafioso locale.

E Gesù farà lo stesso con i suoi apostoli,

quando si metterà sotto di loro, per lavare loro i piedi! (cf Gv 13,2-5)


Niente può fermare il Signore sulla via della Misericordia.

Quindi, sapendo questo, nulla ci fermi

nel cammino verso la Misericordia!

Non lasciamo mai che la nostra miseria ci blocchi sulla strada verso Dio!

Al contrario, la nostra miseria diventerà il luogo dell'incontro con Dio,

il luogo delle nozze.

Ciò che ci fa vergognare diventerà il luogo del nostro orgoglio.

Perché avremo sperimentato la Misericordia che ci trasforma,

ci restituisce la dignità, ci apre l'eternità!


Due brevi parole per concludere.


Pensate alla gioia dei poveri nella città di Gerico!

A loro viene data la metà del patrimonio di Zaccheo!

Allo stesso modo, quante persone avranno la propria vita trasformata

se, come Zaccheo, noi diciamo SI alla Misericordia di Dio!


Un'altra nota:

Gesù va dove “non conveniva” che andasse!

Va lì, per portare misericordia.

Anche noi dobbiamo andare dove non “conviene” andare.

Non possiamo stare solo tra "persone perbene"...

Il mondo ha bisogno della Misericordia più che mai!


Allora troviamo il nostro sicomoro e saliamo!

Andiamo da Gesù che ci dice:

“Oggi devo fermarmi a casa tua! » (ibid)


Come se Gesù ci dicesse in questa domenica:

“Oggi devo trasformare la tua vita

perché molti altri scoprano la Misericordia,

Soprattutto quelli che tu vedi così lontani

e che sono tanto presenti nel Mio cuore!”



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