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24 luglio 2022Badia Fiorentina Fr. Antoine-Emmanuel

Aggiornamento: 26 lug 2022





XVII Domenica del T.O.

Gen 18,20-32 – Col 2,12-14 - Lc 11,1-13

24 luglio 2022


Il dono che il Padre vuole farci in questa domenica è senz’altro il dono della Preghiera.

Riceviamo la preghiera come dono. La liturgia della Parola inizia oggi con Abramo,

con il bellissimo dialogo tra Dio ed Abramo. (Gen 18,20-32)


Vi siete mai chiesti perché Abramo sia così attento, così premuroso nei confronti del popolo di Sodoma e di Gomorra, un popolo tanto gravemente depravato, con costumi sessuali orrendi?


Sarà perché vi abita il nipote Lot con la moglie e le due figlie, e Abramo si prende cura dei suoi familiari?


No, perché gli basterebbe chiedere la salvezza per loro soltanto!


Vi ricordate della Promessa fatta ad Abramo

all’inizio del suo itinerario con Dio?


“In te si diranno benedette tutte le famiglie della terra". (Gen 12,3)


Inoltre, prima del brano di questa domenica, si legge:

“Il Signore diceva: "Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare,

mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra?” (Gen 18,17-18)


La vocazione di Abramo è di essere benedizione per tutti i popoli.

Intercede, quindi, perché questa è la sua vocazione, la sua chiamata.

Anche noi preghiamo, e preghiamo per tutti i popoli, perché questa è la nostra vocazione.

Come Abramo, e ben più di Abramo.

Perché?


Perché il mistero di Cristo non è compiuto:

si compie in noi cristiani.

Siamo una presenza viva di Cristo nel mondo.

Non solo siamo benedizione per tutti i popoli,

ma siamo Cristo per tutti i popoli.

Siamo stati scelti, eletti, benedetti, consacrati,

per essere Cristo per tutti i popoli.

Quindi siamo la preghiera di Cristo per tutti i popoli.

Cristo prega il Padre, oggi, in noi, attraverso di noi.

Quando Gesù risponde agli apostoli che gli chiedono:

“Insegnaci a pregare” (Lc 10,1),

la risposta non è solo: “Pregate così…”,

ma “Io con voi, in voi, attraverso di voi, prego e pregherò così…”

E come Gesù prega il Padre in noi e con noi?

Prima di tutto implorando che il Nome di Dio sia santificato da tutti,

e che venga il Regno del Padre, il Regno dell’Amore. (cfr Lc 11,2)

Questo è l’essenziale.

Prega perché avvenga il ritorno del mondo al Padre,

perché avvenga la grande riconciliazione del mondo con il Padre.

Prega per ricomporre la grande frattura tra la famiglia umana ed il Padre.

E questo va chiesto al Padre.

Poi, perché ciò avvenga, Gesù prega il Padre chiedendo

il pane per tutti,

il perdono per tutti,

l’essere custoditi dall’entrare nelle tentazioni,

e la liberazione dal male, sempre per tutti. (cfr Lc 11,3-4)

La preghiera di Gesù non si stacca mai dal “noi” di tutta l’umanità.

È sempre una preghiera solidale con tutti,

specialmente con i più smarriti, i più lontani.

Anche quando Gesù al Getsemani o sulla Croce prega da solo,

è sempre per noi.

E tu, quando preghi, non staccarti mai da Gesù,

e non staccarti mai dagli altri!

Quando preghi, sei Gesù in preghiera per il mondo.

È la tua vocazione, la tua missione, la tua responsabilità.

Dai voce a Gesù.

Questa preghiera, infine, ha due caratteristiche.

La prima è che preghi senza vergogna,

con la schiettezza che non ha alcuna paura di “disturbare” il Padre.

Chiedi il pane per poter nutrire chi ha fame.

E lo fai senza alcuna remora, con totale libertà.

Chiedi tutto ciò di cui hai bisogno per amare,

per essere benedizione per chi è nella prova,

per essere Gesù compassionevole per chiunque soffra.

“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.” (Lc 11,9)

La seconda caratteristica è la fiducia.

Il Padre non ti ingannerà mai.

Non ti deluderà mai.

Anche se per un tempo talvolta lungo, non vedi, non capisci

come Egli abbia esaudito la tua preghiera.

Il Padre risponde sempre alle nostre richieste,

ma risponde raramente come noi avremmo pensato.

Anche perché il Padre ha un orizzonte ben più grande del nostro,

un orizzonte che abbraccia tutta l’umanità,

che abbraccia pure l’eternità.

Ed Egli ci dona ben più di quanto possiamo immaginare.

Ci dà lo Spirito Santo!

Ci dà l’Amore, lo riversa nei nostri cuori. (cfr Rm 5,5)

Ci inserisce man mano nel Regno dell’Amore…

Riassumiamo:

noi siamo la continuazione della presenza di Gesù sulla terra.

Lo siamo nella misura in cui accogliamo la Grazia.

Non per le nostre forze, ovviamente!

Siamo, quindi, presenza orante di Gesù sulla terra, nel 2022.

Dovunque un cristiano preghi,

è Gesù crocifisso e risorto che prega il Padre.

Prega per tutti.

Prega senza vergogna.

Prega con immensa fiducia.

Ecco il dono che riceviamo oggi!

Lo riceviamo per il mondo,

che ha un bisogno estremo, urgentissimo, della preghiera di Gesù.

Perché la preghiera di Gesù è di una fecondità immensa.

Trasforma il corso della storia.

"Con le tue preghiere puoi far cadere la pioggia della misericordia."(San Charbel)

Quindi, lascia che Gesù preghi in te.

Dona a Gesù spazio.

DonaGli tempo.

Permetti a Gesù di benedire, guarire, liberare e trasfigurare

questo mondo che piange e geme…

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