III Domenica del T.O. - B
Gn 3, 1-5.10 - 1Cor 7,29-31 - Mc 1,14-20
Domenica della Parola
Come ogni domenica, abbiamo portato il libro del Vangelo in processione.
Qual è il senso di questo gesto?
Ci sono tre processioni nella messa :
la prima è l'ingresso del celebrante, la seconda l'ingresso del Vangelo,
la terza l'ingresso del pane e del vino.
Le tre insieme esprimono un unico mistero.
La prima processione rappresenta la venuta del Figlio di Dio nel mondo, cioè l'Incarnazione.
Infatti il vero e unico sacerdote è il Figlio unigenito,
perché è entrato nella nostra realtà per unire Dio e l'umanità.
Questo è il suo sacerdozio: celebrare la comunione tra Dio e l'uomo.
La seconda processione, con il libro del Vangelo,
significa la predicazione di Gesù e la sua vita pubblica:
Gesù cammina in mezzo a noi
come ha camminato in mezzo alle folle
per diffondere il suo insegnamento di luce.
Si tratta proprio di quello che abbiamo appena sentito nel brano odierno:
Gesù cammina e parla, viene in mezzo a noi e ci chiama come discepoli.
Chiama i discepoli mentre stanno preparando le reti per la pesca,
come chiama anche noi, ogni settimana, in mezzo alle nostre occupazioni,
e ci invita sempre di più alla sua sequela.
È proprio questo la proclamazione settimanale del Vangelo:
un rilanciare il nostro cammino con Gesù.
Gesù ci viene incontro, ci parla di persona e ravviva la sua chiamata.
Ecco, fratelli e sorelle, una grande verità
rispetto al nostro rapporto con la Bibbia e soprattutto con il Vangelo:
quando ascoltiamo il Vangelo è Gesù vivente che viene a noi e ci parla.
Non leggiamo le parole di un assente, bensì di un presente.
Quando leggiamo o ascoltiamo la Sacra Scrittura con questa fede,
con questa consapevolezza della presenza attuale di Gesù,
allora un miracolo può succedere : la scrittura diventa Parola,
e - ancora meglio - questa parola diventa voce...
Voce, cioè una parola per me, voce di Colui che sta qui vicino a me e mi parla,
voce che scende nel cuore e mi trasforma.
Che felicità, che forza quando accade questo miracolo!
Resta la terza processione, quella del pane e del vino.
Rappresenta la salita di Gesù verso il suo sacrificio.
Come questo pane e questo vino,
Gesù si avvicina all'altare della Croce per dare a noi tutto,
assolutamente tutto : il suo corpo, il suo sangue, la sua anima,
il suo essere Figlio, la sua eternità... ci dà tutto.
Queste tre processioni rappresentano insieme un solo mistero d'Amore :
Dio entra nel mondo facendosi uomo, Dio ci parla, Dio ci dà la sua Vita,
tutto ciò è un solo atto, un solo progetto d'amore che si sviluppa.
Quando Gesù ci parla nel Vangelo non è solo per farci capire delle grandi verità,
è per donarsi come cibo, è in vista di una comunione sempre più stretta con noi.
Ci parla per aprire i nostri cuori al suo dono.
Più ascoltiamo più impariamo a desiderare questa comunione con Gesù.
L'ultima parola di Gesù è sempre l'offerta di Sé stesso :
la tavola della Parola e la tavola dell'altare sono una sola cosa.
La parola si compie nel silenzio del dono totale.
Ascoltiamo questa parola, ascoltiamo questo silenzio!
Amen
Comments