top of page
skylinefi.png
Immagine del redattoreBadia Fiorentina

21 gennaio 2024 Badia Fiorentina Fr. Charles-Marie

Aggiornamento: 21 gen



 III Domenica del T.O. - B

Gn 3, 1-5.10 - 1Cor 7,29-31 - Mc 1,14-20


Domenica della Parola


Come ogni domenica, abbiamo portato il libro del Vangelo in processione.

Qual è il senso di questo gesto?

Ci sono tre processioni nella messa :

la prima è l'ingresso del celebrante, la seconda l'ingresso del Vangelo,

la terza l'ingresso del pane e del vino.

Le tre insieme esprimono un unico mistero.

La prima processione rappresenta la venuta del Figlio di Dio nel mondo, cioè l'Incarnazione.

Infatti il vero e unico sacerdote è il Figlio unigenito,

perché è entrato nella nostra realtà per unire Dio e l'umanità.

Questo è il suo sacerdozio: celebrare la comunione tra Dio e l'uomo.


La seconda processione, con il libro del Vangelo,

significa la predicazione di Gesù e la sua vita pubblica:

Gesù cammina in mezzo a noi

come ha camminato in mezzo alle folle

per diffondere il suo insegnamento di luce.

Si tratta proprio di quello che abbiamo appena sentito nel brano odierno:

Gesù cammina e parla, viene in mezzo a noi e ci chiama come discepoli.

Chiama i discepoli mentre stanno preparando le reti per la pesca,

come chiama anche noi, ogni settimana, in mezzo alle nostre occupazioni,

e ci invita sempre di più alla sua sequela.

È proprio questo la proclamazione settimanale del Vangelo:

un rilanciare il nostro cammino con Gesù.

Gesù ci viene incontro, ci parla di persona e ravviva la sua chiamata.

Ecco, fratelli e sorelle, una grande verità

rispetto al nostro rapporto con la Bibbia e soprattutto con il Vangelo:

quando ascoltiamo il Vangelo è Gesù vivente che viene a noi e ci parla.

Non leggiamo le parole di un assente, bensì di un presente.

Quando leggiamo o ascoltiamo la Sacra Scrittura con questa fede,

con questa consapevolezza della presenza attuale di Gesù,

allora un miracolo può succedere : la scrittura diventa Parola,

e - ancora meglio - questa parola diventa voce...

Voce, cioè una parola per me, voce di Colui che sta qui vicino a me e mi parla,

voce che scende nel cuore e mi trasforma.

Che felicità, che forza quando accade questo miracolo!


Resta la terza processione, quella del pane e del vino.

Rappresenta la salita di Gesù verso il suo sacrificio.

Come questo pane e questo vino,

Gesù si avvicina all'altare della Croce per dare a noi tutto,

assolutamente tutto : il suo corpo, il suo sangue, la sua anima,

il suo essere Figlio, la sua eternità... ci dà tutto.


Queste tre processioni rappresentano insieme un solo mistero d'Amore :

Dio entra nel mondo facendosi uomo, Dio ci parla, Dio ci dà la sua Vita,

tutto ciò è un solo atto, un solo progetto d'amore che si sviluppa.

Quando Gesù ci parla nel Vangelo non è solo per farci capire delle grandi verità,

è per donarsi come cibo, è in vista di una comunione sempre più stretta con noi.

Ci parla per aprire i nostri cuori al suo dono.

Più ascoltiamo più impariamo a desiderare questa comunione con Gesù.

L'ultima parola di Gesù è sempre l'offerta di Sé stesso :

la tavola della Parola e la tavola dell'altare sono una sola cosa.

La parola si compie nel silenzio del dono totale.

Ascoltiamo questa parola, ascoltiamo questo silenzio! 

Amen






42 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page