Solennità di Pentecoste
Gv 15,26 .. 16,15
Passare alla 9G!
Cresima di Céleste, Charlotte, Eugénie, Joséphine e Marie
Vi ricordate delle ultime parole rivolte da Gesù ai suoi apostoli?
"Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.” (Mc 16,15)
Era facile per questi undici uomini di Galilea andare in tutto il mondo
e proclamare il Vangelo a ogni creatura? No!
Partire? Lasciare tutto? Annunziare il Vangelo?
Vi erano due grandi difficoltà.
La prima era la paura.
Perché sapevano che testimoniare il Vangelo avrebbe comportato umiliazioni, problemi…
La seconda erano le barriere di lingua, di cultura, di religione.
Come farsi capire?
Come raccontare la gioia del Vangelo a persone che non parlano la nostra lingua?
E arriva il giorno di Pentecoste.
Era Shavouot, la splendida festa ebraica di Pentecoste,
in cui il Popolo d’Israele fa memoria del dono della Legge.
Che onore, che gioia… aver ricevuto da Dio i comandamenti che permettono
di piacere a Dio, di vivere come alleati con Dio!
Gli apostoli sono a Gerusalemme per questa grande festa.
Pregano, con Maria la Madre di Gesù.
Leggono la Thorah, i Tehilim, i Salmi, i Neviim, i Profeti…
Alle nove del mattino, fanno una esperienza formidabile.
Un fuoco d’Amore viene dal Cielo su di loro. Un nuovo Sinai!
L’Amore divino scende su di loro.
È una unica fiamma che si divide e si posa su ciascuno di loro.
Questi uomini ne sono trasformati, perché l’Amore di Dio entra nella loro vita!
È un rinnovamento interiore straordinario.
Cosa avviene?
Non hanno più paura!
La vita non è più un attimo di tempo da difendere, per gioirne il più possibile:
ogni attimo diviene un dono che si riceve per poter amare.
Subentra l’Amore!
Escono! Vogliono amare, vogliono dare la cosa più bella che ci sia:
l’annuncio della Vita eterna.
Ora, se c’è una vita eterna per tutto il nostro essere, incluso il corpo,
allora questa vita è… un allenamento per imparare l’Amore,
perché l’eternità è solo Amare.
Lo Spirito Santo poi dà loro la capacità di parlare diverse lingue,
cioè di entrare in relazione con diverse lingue, diverse culture, diverse religioni.
Non per giudicare, non per comandare, non per dare lezioni,
ma per condividere con tutti la gioia del Vangelo:
gratuitamente siamo amati e salvati.
Basta dire di sì all’Amore di Dio che si è manifestato nella Croce di Gesù.
La diversità di cultura non fa più paura, l’altro non fa più paura.
Anzi si sente il bisogno di chi è diverso,
e vengono le parole, i gesti, la creatività per raccontare la bellezza di Dio.
Céleste, Charlotte, Eugénie, Joséphine et Marie,
anche voi farete questa esperienza grazie alla Cresima.
Ci sono tante paure che andranno via,
perché lo Spirito Santo vi ricorderà una cosa essenziale:
siete amate, siete benedette,… siete belle per Dio.
Se dite di sì al dono che viene su di voi oggi,
nascerà in voi una nuova capacità di amare.
Mi ricordo quel giovedì sera in cui avevamo ricevuto tanto pane qui in Badia.
E voi ne prendeste, per poterlo dare ai poveri strada facendo.
Avete pensato a condividere il pane.
Questo è già lo Spirito Santo che è in voi, l’Amore che è in voi.
Ma, oggi, ricevete la forza per un Amore ben più grande.
È l’Amore di cui il mondo di oggi ha tanto bisogno.
Si fa la guerra perché vi è odio, vi è rancore, vi è gelosia.
Il mondo ha bisogno di un Amore più forte di tutte queste dinamiche di morte.
Lo ricevete oggi!
Diventerete anche capaci di dire agli altri la gioia di Dio!
Con vera creatività!
Siate creative!
Penso a un domenicano francese che è capace di annunciare il Vangelo su YouTube in un modo che parla alla gente oggi.
Andate ad ascoltare il suo video sulla Risurrezione1!
Care Céleste, Charlotte, Eugénie, Joséphine et Marie,
Oggi, passate alla 9G!
G come Gesù, perché lo Spirito Santo vi farà amare Gesù, amarlo tanto.
G come Golgota, perché vi innamorerete della Croce di Gesù
come della Sua Risurrezione!
G come grazia, perché scoprirete che tutto è grazia,
e come gloria, perché scoprirete la bellezza di Dio.
G come gratuità, perché vedrete, con sorpresa,
che siamo tutti amati gratuitamente da Dio,
e come gratitudine, perché ringrazierete Dio per ogni cosa,
anche per le difficoltà della vita
G come generosità, perché avrete desiderio di dare la vostra vita,
specialmente per i più poveri.
G come gentilezza, perché scoprirete il valore infinito di ogni persona,
e perché avrete voglia di perdonare sempre.
G come gioia, perché lo Spirito Santo vi farà partecipare alla gioia di Dio!
G come grembo, e come la Gran Madre di Dio, perché la Madonna sarà sempre con voi in questa vita nuova.
G come Gerusalemme, perché nascerà in voi il desiderio della Gerusalemme celeste,
del vivere insieme per l’eternità in Dio.
Non rimanete alla 5G! Andate oltre! Siate libere!
Concludo condividendo con voi una preghiera che mi è tanto cara.
È del P. Joseph Lebret:
“Signore, mandaci dei pazzi pienamente impegnati nella vita,
che dimenticano il proprio interesse, che amano e non a parole,
che si donano davvero e fino alla fine.
Abbiamo bisogno di pazzi, di irragionevoli, di appassionati,
capaci di tuffarsi nell’insicurezza:
l’ignoto sempre più grande della povertà.
Abbiamo bisogno dei pazzi del presente, amanti della vita semplice,
amanti della pace,
liberi da compromessi, determinati a non tradire mai,
sprezzanti della propria vita,
in grado di accettare qualsiasi compito, di andare ovunque:
liberi e obbedienti, spontanei e tenaci, gentili e forti.
O Dio, mandaci dei pazzi”
Dei pazzi…. Pazzi d’amore, pazzi di Dio!
Ecco quello che tutti siamo chiamati a diventare!
Questo è il grande frutto dello Spirito Santo!
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