Martedi della XXVIII settimana del T.O.
Rm 1,16-25 – Lc 11,37-41
L'unica vittoria sul terrorismo religioso
Un recente report dell’ONU ha rivelato che a giugno scorso,
il Presidente Putin ha firmato un decreto che autorizza
i militari russi a praticare torture, abusi, stupri…
E si presenta come molto religioso…
Sabato 7 ottobre, il capo di Hamas, Ismaïl Haniyeh,
parlava degli uomini che hanno commesso massacri più che disumani in Israele
come di “uomini coraggiosi ed eroici”…
Si uccide nel nome di Dio…
Mentre “la verità è che la violenza non trova base alcuna
nelle convinzioni religiose fondamentali,
bensì nelle loro deformazioni.” (Fratelli Tutti, n.282)
Signore, fino a quando la violenza, l’odio, la volontà di potere
si vestiranno di religione?
Fino a quando la violenza diabolica si rivestirà di religione e di culto?
Fino a quando si ucciderà in nome Tuo?
Fino a quando ci sarà una religiosità che nasconde
" avidità e cattiveria” (cf Lc 11,39), come dice il Vangelo odierno?
*
Non si può neanche dimenticare
che oggi si uccidono tantissime vite fragili
nel nome di ideologie che negano Dio.
Basti pensare all’aborto e all’eutanasia.
Fino a quando, Signore, ti rinnegheremo
per permetterci di sacrificare vite umane al nostro comodo?
Fino a quando ci saranno l’empietà e l’ingiustizia
di “uomini che soffocano la verità nell'ingiustizia” (Rm 1,18)
come abbiamo sentito nella Prima Lettura?
*
Il mondo è un grande Gesù Crocifisso e Abbandonato.
Crocifisso da Caifa e da Erode…
Da chi uccide in nome di Dio,
e da chi uccide perché vive senza Dio.
Gesù è sotto le bombe a Gaza o in fuga senza saper dove andare.
Gesù è nei kibbutz dilaniati dai massacri.
Gesù viene ucciso nel ventre di una madre o sui letti degli anziani.
“Molti si stupiscono di lui - tanto è sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo” dice il Profeta Isaia. (Is 52,14)
Ma “si meraviglieranno di lui molte nazioni; (…) poiché vedranno un fatto mai a essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito.” (Is 52,15)
Perché Egli non risponde con la violenza.
Non si vendica nel modo umano.
“Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce.”
Anzi: “il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà le loro iniquità.” (Is 53,11)
Oggi preghiamo e digiuniamo situandoci lì, nel mistero della Croce.
Facciamo nostri i sentimenti di Gesù,
scegliendo la Sua mitezza e il Suo comandamento dell'amore reciproco.
Perché è questa l’unica vittoria sul terrorismo religioso.
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