XI Domenica del Tempo ordinario
Ez 17,22-24 – 2 Cor 5,6-10 – Mc 4,26-34
Guarda la tua mano.
E immagina che sia la mano di un contadino.
Guarda bene… e immagina in essa un granellino di senapa.
Così piccolo!
Appena si vede!
Ora, sempre con non poca immaginazione,
considera che la tua mano è quella di Gesù.
Ed il granellino sei tu.
Tu nella mano di Gesù, come un piccolo seme.
Tu, nella tua fragilità.
Tu, nella tua bellezza.
Tu, nella tua debolezza.
Gesù guarda.
Ti vede nella Sua mano.
Vede la pianta che puoi diventare.
Vede la tua vocazione all’amore e all’eternità…
Cosa fa Gesù?
Ti semina in terra.
Ti immette in una realtà apparentemente sterile, oscura.
Ma vi si è immesso Lui per primo:
anche Lui è stato seminato - dal Padre - in un mondo oscuro.
E perché sei con Lui, puoi morire!
Entri nella morte di Gesù.
Non hai più voglia di avere ragione: hai voglia di donarti.
Non hai più voglia di imporre le tue convinzioni:
hai voglia di diventare vuoto per l’altro.
Non hai più voglia di conquistare degli spazi:
hai voglia di entrare nell’amore reciproco.
Allora, le tue prove, le tue sofferenze, ti appaiono
come il modo con cui condividi la Passione del Seme Gesù.
Anche tu cominci ad aprirti, come fa il seme in terra.
Realizzi che c’è un aprirsi che avviene solo quando siamo seminati e provati.
Realizzi che in te, piccolo seme, vi è una vitalità che non immaginavi.
Non è quella del mondo, che si agita per occupare spazi di potere.
È una vita diversa, una vita che cresce donandosi.
Non hai più paura di perdere: hai voglia di perdere, perché hai voglia di vivere.
E cominci ad incontrare altri piccoli semi,
e scopri che ci possiamo sostenere a vicenda in questo morire che dà la vita.
Con gli altri piccoli semi che anch'essi muoiono,
nasce una rete d’amore più solida e più luminosa
delle alleanze del mondo.
Morendo, ci leghiamo!
L’altro diviene sacramento di Dio.
E così entriamo insieme nella vita della Risurrezione.
Diventiamo insieme piantina, poi pianta, …
E offriamo agli uccelli, tutti, un riparo.
Nella mano di Gesù sei sempre un granellino di senapa,
e per gli altri sei quella pianta che offre i suoi rami.
Sei piccolo nella mano di Gesù,
per offrire agli altri il riposo del tuo amore e l’ombra della tua tenerezza.
E, poiché tanti uccelli oggi sono disperati,
poiché tanti uccelli non sanno dove posarsi,
poiché tanti uccelli non sanno neanche che possono posarsi,
tu rimani piccolo nella mano di Gesù,
da Lui ti lasci seminare dove Egli vuole,
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