LE NOSTRE ORIGINI
IL FONDATORE
« Per me il vivere è Cristo » queste parole di S. Paolo (Fil 1,21)
esprimono bene il senso della vita di fratel Pierre-Marie Delfieux. Prete della diocesi di Rodez (Francia), cappellano universitario alla Sorbona, eremita nel deserto del Sahara, fondatore delle Fraternità Monastiche di Gerusalemme.
Continua a leggere per scoprire ed approfondire l’attualità del suo pensiero e della sua testimonianza ….
PIERRE-MARIE DELFIEUX
Vi raccontiamo qualche tratto essenziale della vita del fondatore delle nostre Fraternità di Gerusalemme. Lungo tutta la sua vita, egli ha trasmesso a molti il suo amore per Dio e la sua passione per la Chiesa.
Proprio nel deserto dell’Assekrem (Sahara) sorge nel suo animo l’ispirazione di un progetto di vita monastica nel cuore delle città contemporanee, proprio perché lì si trova “il vero deserto”.
Con il sostegno e l’approvazione del cardinale di Parigi François Marty, p. Pierre-Marie fonda le Fraternità Monastiche di Gerusalemme il 1 novembre 1975 nel cuore di Parigi, presso la chiesa di Saint-Gervais-Saint-Protais. Fratel Pierre-Marie ha indicato proprio nelle città degli uomini, nel cuore della città di oggi, il luogo dell’incontro con Dio, luogo di ricerca quotidiana e di contemplazione del Volto di Cristo.
Pierre-Marie, innamorato della Parola di Dio e dell’Eucaristia, ha condensato e trasmesso attraverso il Libro di Vita di Gerusalemme, una nuova spiritualità monastica cittadina, adatta al mondo contemporaneo ed accessibile a tutti.
LA NOSTRA STORIA : LA FONDAZIONE
1934 - Aveyron (Francia)
Pierre Delfieux nasce il 4 dicembre 1934 a Campuac (Aveyron), da una famiglia cristiana di sei figli di cui è il terzo. Un giorno l’insegnante della scuola comunale gli consegna, in premio, un libro che racconta "la vita di un ufficiale divenuto parroco". Il giovane Pierre rimane affascinato dal volto dell'uomo raffigurato sulla copertina e dal cuore rosso ricamato sui suoi vestiti all'altezza del petto. E’ l'inizio di una lunga amicizia con Charles de Foucauld.
1965 - Parigi
Ordinato sacerdote nella cattedrale di Rodez il 29 giugno 1961, Pierre Delfieux arriva a Parigi nel 1965 per lavorare nell'équipe dei cappellani universitari del Centro Richelieu dell'Università della Sorbona, su richiesta del futuro Cardinal Lustiger che la coordina. Abita nel Quartiere Latino durante gli sconvolgimenti del maggio 68.
1972 - Sahara
Per vivere un anno sabbatico, parte nel Sahara a cercare Dio nel silenzio e nella preghiera. Rimane due anni sull'altopiano dell’ Assekrem dove costruisce, con le proprie mani, un eremo chiamato “Betlemme”, non lontano da quello del Beato Fratel Charles de Foucauld in cui ancora oggi vivono i Piccoli Fratelli di Gesù. Lì, nel cuore della solitudine, riceve la chiamata ad essere un monaco tra gli uomini. Da quel momento in poi, la moderna megalopoli sarà per lui il vero deserto in cui incontrare Dio.
1975 - Parigi
Il 1° novembre 1975, solennità di Tutti i Santi, padre Delfieux,divenuto fratel Pierre-Marie, fonda nella Chiesa di Saint-Gervais a Parigi con dodici fratelli e con il sostegno dell'Arcivescovo di Parigi, il cardinal François Marty, la Fraternità monastica di Gerusalemme. Da quel momento la sua vita si fonde con quella della Fraternità che instancabilmente guida e anima.
LA NOSTRA STORIA : LA FONDAZIONE
1976 - Parigi
L'8 dicembre 1976 nasce a sua volta una Fraternità di sorelle. Fratelli e sorelle formano, fin dall'inizio, due comunità che si riuniscono ogni giorno per cantare le lodi di Dio in una chiesa aperta alla città.
1976 - Parigi
L'8 dicembre 1976 nasce a sua volta una Fraternità di sorelle. Fratelli e sorelle formano, fin dall'inizio, due comunità che si riuniscono ogni giorno per cantare le lodi di Dio in una chiesa aperta alla città.
Le Fraternità Monastiche di Gerusalemme nascono dall’esperienza del deserto: è là dove fratel Pierre-Marie ha scoperto che i veri assetati di Dio si trovano nella città.
« Occorre passare attraverso il deserto e abitarvi per ricevere la grazia di Dio - diceva il Beato Charles de Foucauld – è là che ci si svuota, che si scaccia via da sé tutto quello che non è Dio e che si vuota completamente la piccola casa dell’anima per lasciare tutto il posto a Dio solo. […].
È un tempo di grazia, è un periodo attraverso il quale deve necessariamente passare ogni anima che vuole portare frutto. C’è bisogno di questo silenzio, di questo raccoglimento, di questo oblio di ogni cosa creata perché là in mezzo Dio stabilisca il suo regno e formi nell’anima lo spirito interiore. Terra nuda, sotto un cielo nudo, dove si viene messi a nudo.»